L’HABACUC DELLA POLITICA

A PROPOSITO DEL RINNOVAMENTO

Il problema del rinnovamento non è legato solo all’età (si può essere giovani ma con mentalità superata), ma, e forse ancor più, da obsolescenza mentale e arroccamento su posizioni acquisite. Appunto come il vecchio profeta Habacuc, santo venerato il 2 Dicembre, da cui, secondo alcuni etimologi, derivano le espressioni italiane “vecchio come il cucco” e “vecchio bacucco“. Proprio da Abacucco, in quanto egli venne spesso rappresentato come un vecchio con una lunga barba bianca. Scusate la divagazione.

Nella maggior parte dei casi, all’interno dei partiti domina la vecchia classe dirigente, ed è logicamente questa che decide a chi far spazio nelle nuove leve, sia come età, ma, e soprattutto, alle idee nuove – che notoriamente sono le più temute -. Un giovane lo puoi anche plasmare, ma far cambiare le idee è molto più difficile.

Orbene, sembra proprio che la politica non sia un terreno per giovani. La scusa è sempre quella dell’esperienza, ma dietro a questa affermazione si nasconde prevalentemente la paura di essere messi da parte. I politici dovrebbero essere degli avventizi di passaggio, che ciclicamente dovrebbero farsi da parte perché la politica sia più inclusiva e aperta al nuovo, e non sempre dominata dalle stesse persone.

L’agire di chi occupa le posizioni dominanti all’interno dei partiti ostacola al nuovo di avvicinarsi al mondo politico, imponendo una gavetta eccessivamente lunga, e di fatto impedendo di entrare a far parte della classe dirigente perché occupata da chi non ci pensa nemmeno di ritirarsi. Così che quando toccherà a loro, essi stessi saranno vecchi con idee ormai sorpassate.

Matusalemme del potere

Non è un problema solo della politica italiana, ma mondiale. Basti pensare agli States, dove i due pretendenti alla presidenza: hanno rispettivamente 81 e 77 anni Joe Biden e Donald Trump, tutti e due con problemi di memoria…, oppure come il Presidente del Camerun dal lontano 1982, infatti Paul Biya 91 anni, (sorta di leader fantasma che appare e scompare) che pure, dopo 42 anni, di mollare proprio non ne vuol sapere: correrà per un ennesimo mandato nel 2025.

Sono solo due esempi, ma in giro per mondo ce ne sono tanti altri. Insomma, la politica in generale è dominata dal vecchiume, o quanto meno da vecchie idee e posizioni.

La realtà è questa, con una sola eccezione: Ratzinger, Papa Benedetto XVI, che rinunciò al soglio pietrino L’11 febbraio 2013, il quale, in piena coscienza, comunicò di lasciare per ragioni di età e di salute, diventando poi Papa Emerito senza mai intromettersi nell’operato di Papa Francesco.

Perché questa citazione? Semplicemente è un esempio che tanti politici dovrebbero seguire!

È inutile parlare il rinnovamento, se poi chi lo invoca non si fa da parte. Questo vale anche nella politica di Bellaria Igea Marina.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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