LETTERA DI UN LETTORE

Leggo sempre più post su «Come eravamo», «Noi eravamo i primi» e altri «noi noi noi».

BIM era come le altre località durante il boom economico, né più né meno, e come tutte le località della costa ha dato il suo contributo, né più né meno, ma mai prima della classe. Ma questo è passato remoto.

Sono almeno 13 – 14 anni che la città è in caduta libera e senza rete sotto. E a chi dice: «se ci fossimo noi faremmo…» e giù l’elenco, non ho nulla da obiettare. Ma mi chiedo: in questi tanti anni, dove erano queste persone? Costituiscono un bel gruppo che oggi si propone come risolutore, ma sono mai intervenute? No, eccetto uno, l’unico che ne sa. Mai una critica, anche solo costruttiva, come nemmeno un avallo. Quindi: chi tace acconsente.

Leggiamo quotidiani locali che oggi ogni tre per due pubblicano certi interventi che sarebbero risolutivi per la città, ma per un decennio hanno corteggiato e caldeggiato altre sponde, ma va be’… Sul giornalismo ce ne sarebbe da dire, per come è pietosamente ridotto. Poi si arriva alla raccolta fondi per ornamenti floreali; fantastico! Vado sul sito della regione Emilia Romagna e, nemmeno con stupore, vedo che la provincia di Rimini è all’ultimo posto nella distribuzione; dal momento che il vivaio che copre la provincia di Rimini copre l’area che va da Cattolica a BIM, basta farsi due conti e guardarsi attorno… è avvilente. Poi, dagli stessi, vedo pubblicate foto sul degrado cittadino, e pochi giorni fa scopro (ci sono le foto in rete) che un gruppo di volontari forestieri che hanno a cuore il verde, sono venuti in trasferta a BIM, ripulito il parcheggio adiacente al parco Andrea Costa, e pulito via G. Verdi, questo è… Non ho parole, semplici cittadini vengono da fuori a pulire.

Andiamo oltre: bonus 110%.

In ogni cittadina limitrofa è tutto un cantiere, qui in centro… lasciamo perdere, c’è da piangere. Se tiriamo un raggio ideale di 300 metri da Piazza Matteotti, troveremo villette unifamiliari ridotte a campo rom e condomini indegni, o case che l’ultima vernice l’hanno vista trent’anni e passa fa, al punto da vergognarsi ad invitare un ospite a casa. A me accade, ma forse mi sorge il dubbio che la pratica del 110%, avendo un costo, venga declinata non essendo compresa nel bonus.

Quindi due domandine bisogna porsele: quanta colpa hanno le amministrazioni, di qualsiasi colore esse siano, se il cittadino stesso non si preoccupa del proprio metro quadro e magari prende per il culo chi qualcosa fa? Perché siamo ridotti cosi: vengono da fuori a pulire in casa nostra; è imbarazzante! E se dici qualcosa la risposta è sempre: «fatti i cazzi tuoi!» Basterebbe, come in qualsiasi comune minimamente serio, applicare i regolamenti di decoro urbano. Possibile che ogni terrazzo sia un deposito? Possibile che sulle banchine del porto ci trovi di tutto?

Andate a Cesenatico, a Cattolica, dove volete, ma non troverete quello che si trova qui. Anche lì hanno una marineria, eppure… quindi? Quindi mi farò un pacco di cazzi miei, come volete voi. Continuerò a mantenere puliti i metri quadri che posso, a denunciare le sozzerie, ma questa città non ci fa una bella figura. E provo pena per coloro che magari hanno funzioni, diciamo importanti, che pubblicano foto dei luoghi in cui sono stati, tipo Saint-Tropez o Saint-Malo o altri, forse per rimarcare la differenza sociale. Pena per la loro discrasia mentale, non notare la differenza, e se la si nota non darsi da fare per la città.

State distruggendo questa città: tutti!

Un lettore.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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