LIBERTÀ PROVVISORIA

Freedom

Ci risiamo, si torna a parlare dell’ex Kaiser candidato alle regionali e sembra – come ampiamente previsto – con la Lega. Così, dopo il fallimento a Rimini, l’occulto regista della candidatura di Giovanardi contro la Lega bellariese, la Lega se lo piglia di nuovo.

Come faccia a credere in lui nessuno lo capisce, tranne forse l’onorevole Morrone, ma tant’è, così è.

Per nostra fortuna le regionali sono di là da venire, altrimenti i figli del Kaiser – quelli politici – prenderebbero troppo fiato e qualcuno di loro si monterebbe la testa.

Dopo la sua decadenza da sindaco siamo tornati liberi, prima eravamo tutti in libertà provvisoria, qualcuno agli arresti domiciliari. Non per grazia ricevuta, ma perché questa città fa ancora parte dell’Italia. La manovra irredentista delle truppe del Kaiser di creare lo stato libero – si fa per dire – di KaiserLand, è stata soverchiata dalla santa alleanza tra Europa e States, i quali avevano ben capito il pericolo che avrebbe rappresentato uno stato che subito si sarebbe alleato con Putin, i Pasdaran e la Corea del Nord.

Chissà, forse proprio per questo motivo Putin sta combinando tutto questo caos. Di certo la perdita di cotanto alleato nel cuore dell’Europa è stata un grave colpo alle sue mire espansionistiche, era già pronto a mandare le sue navi nel porto di Bellaria. Avremmo avuto la stessa crisi di Cuba del 1962.

Però ci viene un pensiero: la nota vicinanza di una parte della Lega con la Russia, che sia un semplice caso?

Dopo cinque anni di decantazione, possiamo dirci finalmente guariti dalle mire ceccareliane?

Perché questa nostra martoriata città è terra di conquista da parte di orde di barbari come fu per la Roma imperiale? Qui non abbiamo petrolio, diamanti e oro nei fiumi, abbiamo soltanto l’impareggiabile capacità di accogliere chiunque venga a trovarci.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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