“ASCOLTARE PER AGIRE” O PER FREGARSENE?

Si sa, in tutte le campagne elettorali gli slogan si sprecano, e anche in questa nostra di Bellaria Igea Marina non mancano. Consideriamo che viviamo in Romagna, una terra che ha annoverato tra i suoi illustri personaggi, politici e giornalisti tra i più abili maestri di slogan del novecento.

Molto apprezzabile quello di Baldassarri: “Uniti per cambiare”, di certo in buona fede. Il candidato di centrosinistra è una persona molto per bene, conosciuta e stimata per onesta intellettuale e morale, ma, a nostro avviso, in solitudine. Spetta a lui ricomporre uno schieramento di centrosinistra, e soprattutto un PD ridotto al lumicino. Non sarà facile.

Lo slogan di Fonti, non è pervenuto.

Il più intrigante degli slogan è forse quello di Giovanardi (alias Ceccarelli), “Ascoltare per agire”. Un motto ammiccante, peccato che chi lo propone, quando sedeva nella stanza dei bottoni – giusto per omaggiare un maestro di slogan come Nenni – non si sia reso assolutamente disponibile all’ascolto verso i cittadini.

Non lo diciamo noi di Belligea News, ma i fatti, e ne citiamo solo alcuni tra i più macroscopici; l’elenco sarebbe molto più lungo.

Dov’era l’ascolto quando è stato adottato il PSC, elaborato nelle segrete stanze e calato dall’alto ai cittadini, convocando i tecnici della città un’ora prima della presentazione tramite mail all’inconsueta data, per trattare un simile argomento, del 2 di gennaio del 2014?

Dov’era l’ascolto quando si è imposto con prepotenza l’assurdo progetto d’installazione di 20 pali all’interno di piazza Matteotti, dovendo poi ricorrere – dopo aver preso coscienza del madornale scempio – alla loro rimozione?

Dov’era l’ascolto quando, sempre nelle segrete stanze, è stato elaborato l’assurdo piano dell’arenile da parte di Ceccarelli&Company? Un piano che inspiegabilmente mostrava lacune degne di analfabeti urbanistici. Questo piano vincolava i chioschi a un massimo di 25 mq e proibiva di poter utilizzare la copertura come terrazza, ma nel vecchio lungomare Colombo erano di 30 mq e muniti di terrazza. Eppure furono numerose le osservazioni tecniche fatte pervenire da professionisti e associazioni.

Dov’era Giovanardi quando il sindaco Ceccarelli mentiva spudoratamente alla cittadinanza, sostenendo che il divieto di sfruttare la copertura come terrazza era imposto dalla Soprintendenza. Una menzogna tanto assurda quanto ridicola, visto e considerato che su tutta la riviera romagnola sono presenti chioschi bar con le terrazze sulla copertura: vedi il chiosco bar “La bela burdela” realizzato a Torre Pedrera.

Dov’era la volontà di ascolto, se è stato volutamente approvato in data 13 agosto 2014, in pieno Ferragosto quando, notoriamente, i diretti interessati – bagnini e chioschisti – hanno tanto tempo libero a disposizione per visionare un piano urbano del genere.

Meno male che a mitigare le assurde lacune del piano arenile ci abbia poi pensato l’attuale sindaco Filippo Giorgetti, ascoltando prima i balneari e agendo poi concretamente con soluzioni politiche. Ora sui chioschi bar sull’arenile è possibile realizzare le terrazze sulla copertura grazie a Filippo Giorgetti.

Ripetiamo, lo slogan “Ascoltare per agire”, nuova versione del detto “conoscere per decidere”, piace molto anche a noi, lo condividiamo. Si può fare tanto, anche dell’ottima musica, il problema è che non si presta per degli amministratori che hanno le orecchie di Beethoween, che, com’è noto, era sordo.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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