UN VERO BORDELLO, (PER NON DIRE PUTTANAIO)

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Ottenute illegalmente tramite l’FBI (Federal Belligea Investigation) con mezzi illeciti, tra i quali: microspie piazzate nelle protesi dentarie; avvenenti ragazze triplogiochiste; soffiate di mogli tradite; telecamere negli occhiali; microchip impiantati nelle scatole craniche (c’era spazio in abbondanza).

– L’intrigo politico –

Direttamente al punto: Obiettivo comune e UDC non sono semplicemente “guidate” da Enzo Ceccarelli, ma addirittura promotrici del veto calato su Filippo Giorgetti. Siamo pronti a scommettere che anche la storia dell’asilo è stata teleguidata da qualcuno di loro. Obiettivo (comune): fargli perdere la credibilità.

Il sig. Monticelli ha detto e ripetuto che da parte della “base”del partito c’è stato uno vero e proprio sollevamento rispetto al nome di Filippo, e quindi loro non avrebbero potuto sostenerlo «perché i nostri ci hanno detto che non lo voteranno mai». Certo, ma dipende da cos’hanno raccontato i vertici alla base.

Per quanto riguarda il dott. Medri (neologista ormai di fama internazionale), dopo aver detto a chiunque gli capitasse a tiro che la figura di Filippo Giorgetti era inappropriata per il ruolo di sindaco, definendolo: «figura divisiva e discutibile» (sempre per i motivi già citati nei precedenti articoli) e aver trascorso notti insonni, il nostro fine dicitore ha avuto l’illuminazione e, come per miracolo, ecco il nome: Grosseto! (che sembra titubante).

Contemporaneamente è sempre il nostro Premio Nobel per la dialettica (da oggi illustrissimo) dott. Medri, a trovare la soluzione finale, vale a dire l’ingresso di Enzo Ceccarelli nella giunta del successore fantoccio, che lo inviterà come fosse il “padre nobile”della città.

In questo modo l’uomo dei miracoli e signore di Donegallia, non dovrà passare sotto alle forche caudine degli elettori bellariesi – che sono sempre un rischio – e apparirà come una inderogabile necessità della nuova maggioranza insediatasi, per salvare la città dalle orde Komuniste.

In realtà si tratterà solo di uno scambio di poltrone. La composizione della giunta, a partire dal sindaco, sarà quasi invariata, con Neri ancora presente, Maggioli presidente del consiglio e Giovanardi da usarsi al fabbisogno.

Per Obiettivo comune la priorità è avere Ceccarelli in giunta (altrimentri non contano niente), poi, se ci sarà posto anche per Giovanardi, tanto meglio.

In quanto alla Lega, ormai da tempo ha acconsentito agli accordi per la “trombatura” di Giorgetti, ma nonostante siano “celoduristi“, si danno alla macchia e rispondono «noi non sappiamo nulla».

Veniamo ora a Forza Italia, dove Simone Vorazzo insieme alla Scaroni e al felice consorte, fanno parte della cordata anti Giorgetti. «Tu quoque Brute,  fili mi!», verrebbe da dire. Fino a poco tempo fa tifavano per lui, poi, cambiato il vento e fatti due conti, hanno deciso che era meglio cambiare aria.

Filippo (non si sa con chi, perché Maggioli e Zanotti risultano non pervenuti. Pare si siano dileguati) continua a “trattare” per la sua candidatura: ma solo soletto? A parte la ridente vestale Adele Ceccarelli di Energie per l’Italia, correrà da libero battitore?

A meno che la bandierina di Forza Italia in casa Giorgetti non torni all’ovile. Servirà a entrambe le fazioni, specie ad assessori e consiglieri uscenti. Altrimenti chi mai li voterebbe?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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