Da qualche giorno uno sfigatissimo giornalista locale è sotto stretta sorveglianza. Una misteriosa rete di spie ex KGB, nonché alcune spie locali, seguono ogni passo dello strampalato giornalista. Di lui sanno tutto, ma proprio tutto. A che ora si alza, a che ora consuma i suoi pasti, quante volte va in bagno, perfino quanti passi fa durante una giornata. Talmente è fesso che perfino la sua signora, pur di liberarsene, è diventata una spia.
Lui non si è ancora accorto di niente, ma la domanda è: chi sono i mandanti?
Si potrebbe pensare ai suoi acerrimi nemici, dei quali qui non faremo i nomi. Abbiamo timore per la nostra incolumità. Voci raccontano di un ex K, di un diplomato in materie geometriche e di un brillante neologista, che secondo le stesse voci incontrollate e incontrollabili, hanno tutti i denti avvelenati con questo pseudogiornalista, qualcuno aggiunge che anche le unghie siano avvelenate. Finora però l’FBI – Federal Belligea Investigation – non ha confermato né smentito le voci sui mandanti.

L’invornito giornalista ha una sua linea guida: “non combatto guerre d’intelligenza contro chi è disarmato”, non gli piace vincere facile.

Andiamo avanti. Durante gli incontri che l’amministrazione sta facendo in giro per la città, l’FBI ha notato una serie di spie della lista Giovanardi. Questo nome lo possiamo fare, noi siamo semplici e innocenti osservatori. Queste spie sperano di passare inosservate, logico, se sono spie! Prendono appunti, fanno domande al sindaco e con tutta probabilità saranno in lista insieme a Giovanardi. Ieri sera è stata notata una spia dall’aspetto molto avvenente, sembrava una donna…, ma chissà cosa si nascondeva sotto quelle mentite spoglie.

L’FBI sta preparando contromosse strategiche, sta per avviarsi una vera e propria guerra d’intelligence, stiamo per entrare nella seconda guerra fredda. Preparate i rifugi.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci