LE SPIAGGE: GIOCHI D’AZZARDO

Quello che in questi giorni sta accadendo sulle spiagge, era ampiamente prevedibile.

Anzi, i bagnini si devono ritenere molto fortunati, subito dopo i controlli ai chioschi, poteva toccare subito (come oggi è dimostrato) anche a loro con i relativi immediati abbattimenti.

Come potevano i bagnini pensare di essere immuni? Qualcuno ha detto loro di star tranquilli? E su quali basi? Una volta partita la macchina amministrativa, era impossibile fermarla.

Se avessero ascoltato Belligea, si sarebbero immediatamente preoccupati, invece… qualcuno deve averli convinti che Belligea racconta cretinate.

A meno che tutta questa manovra, chioschi e spiaggia, non sia stata decisa a tavolino da un raffinatissimo stratega. Una strategia tesa a mettere in difficoltà, dapprima i chioschisti e in seguito i bagnini. È ormai nota una lobby di albergatori, vicini all’Amministrazione Ceccarelli, che appetiscono mettere le mani sulle spiagge, magari in compagnia di Verdeblu, così da avere il completo controllo del turismo balneare della città.

Se mai dovesse avvenire una cosa del genere, ai vecchi bagnini verrà dato il contentino di una gestione per conto degli albergatori coinvolti, per quanto invece riguarderebbe la eventuale parte di spiaggia controllata da Verdeblu, è probabile venga concessa ai fedeli del regime.

Su tutto questo ci saranno i bandi, che sono l’unico vero ostacolo al progetto sopra descritto, dipenderà da come verranno impostati e anche da come la Magistratura sorveglierà la regolarità dei bandi in ogni loro aspetto.

L’unica possibile difesa per tutti gli attuali operatori di spiaggia, sarebbe quella di aggregarsi in un unico blocco, finendola con le reciproche accuse e sganciandosi totalmente da qualsiasi schieramento politico. È bene ricordare che i politici sono degli avventizi, oggi ci sono, domani chissà, magari trombati e messi da parte per interessi diversi da quelli attuali.

Chi confida nell’aiuto politico dovrebbe fare un ragionamento preciso; ogni amministrazione ha un un compito, quello di essere arbitro disinteressato e non partecipe del gioco. Oggi, che in città il potere politico e quello economico sono probabilmente legati tra loro, il rischio è quello di giocare d’azzardo con un mazzo di carte truccate, e chi dà le carte è avvantaggiato.

Del resto, già da tempo gli albergatori si sono accorti degli enormi ricavi del litorale a fronte degli scarsi investimenti impegnati.

L’incertezza che si è creata abbassa notevolmente i valori delle attività sulla spiaggia, è facile che alcuni operatori, magari in leggera difficoltà finanziaria, cerchino l’aiuto di qualche albergatore, ed è qui che i pescecani saltano fuori, con il sorriso ghigno dell’amico disinteressato…

Chi sono i colpevoli di questa situazione? Tutti, nessuno escluso.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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