In questi giorni apprendiamo con sorpresa dell’installazione di nuovi lampioni in via Perugia, in sostituzione dei punti luce installati come segna passo nel 2010 dalla neoeletta giunta Ceccarelli.

Anche se a fronte di tutte le disfatte che gravano sulla città a causa dell’incapacità di quest’Amministrazione (vedi sigilli al polo est, chiusura dei chioschi in spiaggia, bocciatura del PSC, i lavori in corso a fine giugno in pieno centro) lo si potrebbe considerare un male minore, non si può non rimarcare la ridicolaggine a cui viene esposta l’immagine stessa di Bellaria Igea Marina riguardo gli arredi urbani, caratteristica che fece invece onore al paese negli anni ’80 per aver fatto d’apripista nella riviera. Ora invece pare si faccia di tutto per renderla incredibilmente grottesca, a causa di Amministratori che definire inetti nella progettazione urbana, è un eufemismo.

Ci piacerebbe sapere perché, dopo appena sei anni (primavera 2010) da quando vennero installati dei lunghi pali grigi con luci al led sul lato monte di via Perugia, alternati ai “birilli” per luce radente da segna passo, si debba già provvedere a nuove installazioni. Non sono soldi spesi male a causa dell’incapacità della giunta?

Per i nostri (è il caso di dirlo) “Illuminati” Amministratori, il ridicolo valzer dei lampioni installati sull’isola, disinstallati e ricollocati tra il 2010-13, dove si sono spesi soldi per ottenere un pastiche senza senso e senza verso, l’esperienza non è servita a nulla.

Se via Torre presenta una patetica immagine a causa di due diverse tipologie di lampioni: di color grigio quelli lato mare e bianco quelli lato monte, ora con via Perugia siamo andati ben oltre il ridicolo, alternando sullo stesso lato lampioni alti di colore grigio (da tangenziale), con altri bassi di colore bianco.

A una cosa possono essere utili questi nuovi lampioni aggiunti, qualora ce ne fosse ancora bisogno, a mettere in luce l’incapacità di un’Amministrazione e del suo Sindaco, che sono nel buio più totale.

E meno male che, riguardo l’urbanistica, non accettavano lezioni da nessuno.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci