PREMIO PANZINI: LA SOLITA FIGURACCIA

Premio Panzini, ma che roba è? La forma mentis si sta involvendo, la fiera delle banalità è diventata il simbolo di una Amministrazione incapace di veri contenuti.

A parte il povero cane, del tutto incolpevole (ma era presente un veterinario, obbligatorio per legge?), siamo arrivati al trash completo, battutacce, parolacce, doppi sensi, ballerine, buffoni e comici di corte, tutto sotto la “regia” del presentatore, nonché direttore artistico, Andrea Prada. La solita americanata mal copiata. Ma il buon gusto, la classe, nessuno li conosce più?

Non parliamo dei premiati o segnalati, non hanno colpa se eccellono nel loro lavoro e nemmeno vogliamo fare paragoni. Ma un dubbio ci coglie: chissà se si vanteranno presso le loro comunità scientifiche di questo “prestigiosissimo” premio… o se, per caso, vincere il “Premio Panzini” li proietterà verso il Nobel?

Possibile che un’Amministrazione si riduca a questi livelli di pacchianeria, spendendo soldi della comunità in modo del tutto arbitrario? Possibile che sia sempre e solo una passerella del Sindaco, del Vice e dell’Assessore Loretta Scaroni? Come mai è stata lasciata fuori dagli allori l’Assessore Marzia Domeniconi? Forse perché sta allontanandosi dal centrodestra?

Si sa, è la Giunta che decide l’assegnazione dei premi, quindi la componente politica non è da trascurare, nemmeno hanno l’intelligenza di nominare una commissione indipendente. Come a dire che chi decide tutto è il Gran Visir del Sultanato Enzo Ceccarelli con la partecipazione della Giunta.

Non vale la pena dilungarsi su questa ennesima figuraccia, speriamo solo che la prossima Amministrazione elimini o dia più spessore al Premio Panzini, escludendo anche certi elementi che l’organizzano e lasciando perdere le passerelle personalistiche.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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