CINQUE STELLE: EVOLUZIONE O MORTE

La vicenda della Sindaca di Roma, Virginia Raggi, si trascina ormai da tempo. Infine la Procura romana l’ha iscritta nel registro degli indagati.

Per la Procura si tratta di abuso e falso ideologico. Il falso ideologico consisterebbe nell’aver mentito all’autorità anticorruzione del Comune (che trasmetterà l’atto all’Anac di Cantone), all’opinione pubblica, alla stampa e al MoVimento 5 Stelle.

La Raggi non può nemmeno accampare la scusa di essere inesperta in diritto amministrativo, poiché è un’avvocatessa cresciuta alla scuola Previti-Sammarco.

Il vero nocciolo di tutta questa faccenda è: perché?! Non solo per aver scelto Raffaele Marra e aver avvallato le sue decisioni, ma anche per l’affaire della Muraro. Si inizia a intravvedere una sorta di interessi nelle relazioni con quella destra romana facile ai trasformismi, un intreccio con le logiche della gestione Alemanno.

La Raggi, come è ormai abitudine di tutti gli indagati, si dichiara serena… (son tutti sereni e poi magari li arrestano) vedremo. La cosa che più preme alla Raggi è dichiarare che lei ha subito avvisato il Beppe nazionale (tze), come se fosse la cosa più importante. Ancora non si è resa conto di essere una Sindaca evidentemente, se lo avesse realizzato saprebbe anche che in quel ruolo lei deve rispondere ai cittadini e alla magistratura se commette qualcosa di illegale.

Poi la pseudo Sindaca rimprovera i giornalisti dicendo loro che hanno l’obbligo di dire la verità: da quale pulpito!

Il Beppone nazionale ancora la sostiene, ma solo perché ha già la mente rivolta alle prossime elezioni. Ammettere adesso che scegliere la Raggi è stato un errore per i pentastellati sarebbe un disastro.

La vicenda Raggi ha però aspetti più profondi, questa storia li sta portando a un bivio, non tanto i loro sostenitori, ma i simpatizzanti, ancora indecisi, fuori dal movimento. Vorranno ancora credere alla diversità del movimento e nella sua potenzialità di governare la Nazione? Agitare idee, fare proclami ecc. è una cosa, gestire uno Stato è cosa ben diversa. Sono validi i criteri con cui scelgono e formano la classe dirigente?

Probabilmente lo stesso Grillo si sta rendendo conto che “la rete” non ha la concretezza che le aveva attribuito.

Serve quindi un deciso cambio di strategia, fa parte della maturazione, ma questa presa di coscienza non può essere ulteriormente procrastinata. I cambiamenti, per stessa legge di natura, non possono essere repentini, questi conducono generalmente all’estinzione della specie. Se non vogliono diventare un fuoco di paglia che fa tanta luce ma termina rapidamente, devono rendersi conto dell’ambiente in cui si muovono e adeguarsi pur continuando a farsi largo a piccole spinte senza cercare lo spintone che rischi di rovesciare anche loro.


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT

Il Direttore Giuseppe Bartolucci

su "CINQUE STELLE: EVOLUZIONE O MORTE"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.