AGGUATO BALNEARE

Capitano cose strane nel Mondo, o forse al di fuori di esso. Non si sa dove, ma almeno si sa che è vero.

In una località non ben definita, che da tanti anni vive di turismo, dove fino a poco tempo fa le concessioni per lo sfruttamento balneare delle spiagge erano un boccone succulento, e che comunque ancora non hanno perso sapore, sta avvenendo un fatto misteriosamente singolare. Uno stabilimento balneare, di proprietà di un signore che risulta sottoposto a tutela legale, sta per essere ceduto, o meglio, rapinato, attraverso una semplice trattativa privata, a un prezzo quasi simbolico di soli 60.000 euro.

Un alone di mistero avvolge questa storia: ci si chiede se  il tutore non abbia contattato almeno due agenzie immobiliari, come da prassi, appunto per evitare combine affinché l’interesse del tutelato sia garantito dalla pubblicizzazione a più soggetti per una migliore offerta economica in favore del tutelato, o perché non si sia provveduto a mettere un annuncio sui giornali locali dell’intenzione di vendita. Come sono stati valutati questi 60.000 euro? Siamo certi che questa somma sia congrua al reale valore del bene in oggetto?

Nei vicoli più malfamati di questa cittadella, corre voce di una perizia che avrebbe valutato quella spiaggia non più di 28.000 euro (ventottomila), nemmeno il valore delle attrezzature, sic.

Le stranezze proseguono venendo a sapere che la suddetta somma verrà versata solo all’atto del rilascio della nuova concessione. Come mai? Forse il misterioso acquirente vuole la certezza di un eccellente affare spendendo una miseria?

E ora ci si chiede quale effettivamente sia il ruolo del tutore, perché anche a non esperti nel ramo non è difficile considerare almeno triplo il valore di quella spiaggia. Ma i familiari accettano passivamente questa faccenda?

Ma chi mai sarà questo misterioso acquirente? Che abbia amicizie in alto loco in grado di garantirgli la nuova concessione demaniale?

Chi mai sarà quest’uomo ombra, questo Papà Gambalunga in possesso di mezzi e informazioni, e con l’interesse di avventurarsi avventatamente in una simile operazione? Eppure se tutto è in regola, perché l’uomo ombra lavora nell’ombra? Possibile che nemmeno la Cooperativa a cui quel signore sotto tutela appartiene non ne sia informata?

Eppure un paio d’anni fa, sempre nella stessa località, due spiagge sono state vendute a circa 300.000 euro (trecentomila euro), ed erano anche in una posizione meno favorevole. Forse che i prezzi in due anni sono crollati dell’80%?

Probabilmente questo uomo ombra sa fare il furbo, sa come tendere un agguato. Come lo sceriffo di Nottingham sa come spennare i deboli.

Chissà se un Robin Hood Magistrato saprà come fermarlo?

Se fossimo ai tempi del silvestre arciere, lui questa cosa la definirebbe “truffa”.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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