Il paragone con Attila è l’unico che ci sovviene, l’opera di Ceccarelli e dei suoi Unni, sta decisamente flagellando la città.

Tra abbattimenti di chioschi, attrezzature balneari, cancellazione della vecchia pescheria, chiusure di locali, monumenti distrutti, il piano colonie svanito nel nulla che, al pari di Ettore Majorana, nessuno sa che fine abbia fatto. Non solo, evapora anche il polo scolastico e sublima come ghiaccio secco la RSA, residenza per anziani. Una serie di fallimenti di progetti messa sotto silenzio, sperando che anche le memorie dei cittadini siano cadute in amnesia, abilmente confuse deviando l’attenzione con diffide, querele, monitoraggio sul Web degli oppositori al regime; il quadro è sconfortante.

L’unica nota positiva (si fa per dire) è il mancato abbattimento di qualche albergo e di qualche casa privata… chissà perché?

S’è mai visto combinare tutto questo da una Giunta comunale e dalla sua silente maggioranza?

Per contro abbiamo ottenuto un ponte “immobile”, un mercato ittico brutto e inutile, pali in piazza che sembravano viti d’uva, un paio di rotonde, pardon tre, compresa quella davanti alla casa del Sindaco, con un traffico pari a quello di un incrocio in Siberia, una statua soprannominata “la bella gnocca”, un paio di bandiere davanti al Municipio, sottopassi ferroviari dopo due anni ancora incompleti, piste ciclabili che nessuno usa, un asilo nuovo di zecca… ma in cui ci pioveva dentro.

E per fortuna non avremo l’Outlet, definitivamente bocciato, il PSC, per il quale la legge sta cambiando e pertanto è inutile insistere (dieci anni buttati via… e meno male che Loro non accettavano lezioni da nessuno sul PSC, a detta di Roberto Maggioli… massimo esperto in urbanistica). Inoltre il Centro Congressi, che visto il casino combinato dall’Amministrazione, attende un destino molto incerto. Un piano spiaggia allo sbando, così come le concessioni.

Forse avremo il Chiringuito, ma solo dal lato d’Igea. Poi?…

Riusciranno i nostri eroi a trovare un altro Papa Leone I, capace di fermare il flagello di Dio?

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci