BIENNALE DI VENEZIA 2016

Nata come società di cultura nel 1895, con l’organizzazione della prima Esposizione Biennale d’Arte del mondo, la Biennale di Venezia è tra le più antiche, importanti e prestigiose rassegne internazionali d’arte contemporanea a livello plenario.

Promotrice da sempre delle nuove tendenze artistiche e di manifestazioni internazionali nelle arti contemporanee, nonché centro di recezione in grado di influire sui cambiamenti culturali della società.

È forse da sempre la sede del più importante evento artistico culturale che tuttora mantiene il primato dal secolo scorso. Sono molteplici i segmenti artistici attraverso i quali la Biennale si struttura, dalla pittura alla scultura, dalla musica al cinema, dall’architettura alla letteratura, dalla moda alla filosofia. Parallelamente a queste specifiche sezioni, si articolano numerosi eventi collaterali che si disseminano all’interno della città di Venezia. Un evento mondiale, premonitore di sviluppi sociali, culturali e antropologici, che investono ogni scibile della vita quotidiana.

Un simposio di espressività artistiche che interagiscono contaminandosi a vicenda. È forse questa la vera grandezza di questo evento mondiale, al di là della suggestiva e incantevole bellezza dei luoghi ospitanti tali eventi all’interno di una città unica come Venezia.

Tra questi, in modo particolare, va ricordata la sezione riservata alla Biennale di Architettura. Nata nel 1978 è giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione. L’attuale rassegna curata dal vincitore del premio Pritzker, (la massima onorificenza nell’architettura) il cileno Alejandro Aravena offre straordinari messaggi innovativi. Una manifestazione che vede ben 65 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni, dai Giardini all’Arsenale e nel centro storico della città. Padiglioni al cui interno vengono esposti in modo sintetico concetti e pensieri di alta qualità, oltre che tecnologica ed estetica, di riflessione etica per il comune futuro destino dell’umanità.

Dalla dimensione ipertecnologica, alla smart city, dall’attenzione alle pratiche di sostenibilità all’equilibrio dell’ecosistema, per poi lanciare input di riflessione di natura psicologica, antropologica e sociologica. Un connubio sempre più inscindibile tra la componente scientifica e quella umanistica, il cui confine è sempre più labile e dal cui sodalizio dipenderà sempre più la qualità della vita.

La Biennale, nelle sue molteplici espressioni, forse mette a nudo attraverso l’arte la vita dell’uomo nei suoi limiti, nelle sue aspirazioni e nei suoi eterni dubbi e paure che appartengono alla condizione umana. Forse è proprio questo il segreto del suo successo.

Un evento artistico che assume sempre più le sembianze di un patrimonio per l’Italia attirando visitatori da tutto il mondo e dove, all’indubbia qualità estetica delle arti, si affianca sempre più quel Sapere collettivo, un sapere che viene elargito al visitatore e che rappresenta il vero valore che la Biennale offre al mondo, con cui affrontare insieme le sfide del futuro.

Visitarla è un vero piacere, vi si respira un’aria di cultura con la c maiuscola, si potrebbe dire quasi sconvolgente, che arriva a ubriacare l’animo umano, irrefrenabile il piacere di camminare tre metri sopra il cielo.

Nostre foto originali.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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