MA LA SINISTRA, ESISTE ANCORA?

La domanda sorge spontanea, parafrasando Antonio Lubrano.

Dopo aver governato per 50 anni, la sinistra, esiste ancora in città?

Dopo tanti travasi: da PCI a PDS, a DS e infine a PD, cos’è rimasto di sinistra nell’attuale compagine? Soprattutto l’attuale sinistra non sembra in grado di selezionare una classe politica credibile.

Del resto, la candidata Sindaca che se ne va dal CC e il capogruppo che si candida in un’altra lista, sembrano essere la fotografia della sinistra odierna.

Per assurdo si ha l’impressione che sia stata distrutta dall’attuale maggioranza quando ancora era la minoranza. Infatti, gli allora consiglieri di minoranza, sono stati dei mastini e pur conditi da sproloqui, certi ragionamenti non erano sbagliati.

Il problema, a posteriori, è che quei discorsi sono rimasti solo discorsi e quei consiglieri non sono stati in grado di imporre quelle politiche che allora sbandieravano: sempre che non fosse solo propaganda.

Tornando alla sinistra, come non ricordare il silenzio assoluto, durato cinque anni, dei Consiglieri di minoranza del PD nella scorsa legislatura, talmente imbarazzante da far sembrare che Moris Calbucci fosse il leader dell’opposizione, poi miseramente franato anche lui, con tante pacche sulle spalle, ma pochi voti.

Oggi ci ritroviamo più o meno nella stessa situazione, un consigliere sempre silente, un altro che se invece sta zitto è meglio, perché quando parla fa perdere quella poca credibilità di cui gode ancora il PD, offrendo assist alla maggioranza, che ringrazia sentitamente. L’altro consigliere si impappina continuamente, rendendo impossibile capire il senso delle sue parole, e quando è chiamato a gestire il CC, lo fa con astio, senza però riuscire ad imporsi. Pare Giovanna D’Arco sul rogo, tanto è astiosa nella sua conduzione dell’Assemblea.

Anche qui la domanda sorge spontanea: cosa ci stanno a fare? E diciamocelo chiaramente: stare all’opposizione è molto più facile che amministrare. Dunque, non hanno imparato la lezione.

E veniamo all’ultimo arrivato, Ugo Baldassarri. Sembra essere prigioniero del suo passato, quando era fedele scudiero (sbagliando), negli anni bui di Gianni Scenna.

Baldassarri, pur autorevole nelle sue disquisizioni, appare come un cane alla catena che non riesce ad arrivare a mordere, certamente condizionato dai compagni di viaggio. Questo è un vero peccato, considerando la sua mente politicamente raffinata, forse la sola mente veramente politica presente nel consiglio.

Purtroppo anche a lui capita di annegare nel mare dell‘inconsistenza di questo Consiglio Comunale.

Certo è molto difficile dare il premio alla peggiore Amministrazione degli ultimi diciasette anni. E’ difficile scegliere tra la prepotenza impositiva di quella attuale e la totale inconsistenza dell’Amministrazione Scenna.

Finirà che tutti se ne andranno impuniti dopo i disastri combinati.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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