CHIOSCHI: IL PRIMO GROSSO CASINO

Dando la solita sbirciatina agli atti comunali, ne è uscita una vera sorpresa:

Una diffida all’uso del chiosco gestito dal marito dell’Assessore Loretta Scaroni. Teniamo subito a precisare che sia l’Assessore che il marito, non sono coinvolti a nessun titolo.

Sembra ci siano dei problemi di natura edilizia. Leggendo l’atto si ha l’impressione che qualcosa non abbia funzionato nella macchina burocratica. Com’è possibile infatti, che all’inizio risultasse tutto in regola al punto da ottenere la licenza di esercizio, e nemmeno tre anni dopo quel chiosco sia a rischio demolizione?

Dove sia annidato l’errore al momento è difficile da capire, certo la cosa è strana e non fa trasparire niente di buono. Se pensiamo che a inizio estate sono stati chiusi alcuni chioschi, ci si domanda come mai questo chiosco sia rimasto aperto. Non vogliamo pensare a dei favoritismi, essendovi coinvolta l’Assessore Scaroni, perché la cosa sarebbe troppo sporca.

Certo che domande ne vengono parecchie. Se non è in regola, come ha potuto lavorare per tre anni? Altrettanto siamo convinti che la proprietà sia del tutto in buona fede, con i tempi che corrono non s’investono decine di migliaia di euro senza preoccuparsi delle regole. Con tutta probabilità sono vittime del sistema, oppure della macchina burocratico/amministrativa, o di un errore degli uffici.

Insomma, al solito questo Comune non finisce mai di stupirci…. in negativo ovviamente. La cosa poi non è così semplice come possa sembrare. Chissà, la proprietà potrebbe citare in causa qualcuno, invece di obbedire supinamente.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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