L’articolo è un po’ lungo, ma vale la pena di leggerlo. Da la possibilità di capire certi meccanismi.
Al contrario di quanto molti pensano, le Fondazioni e/o Associazioni private, non hanno alcun diritto di ricevere dei contributi dai Comuni e altrettanto gli stessi non hanno alcun obbligo a darne.
Allora perché tutti Comuni italiani danno dei contributi? Per rispondere a questa domanda, partiamo da una recentissima dichiarazione del Sindaco Enzo Ceccarelli.
Il Sindaco si è complimentato con le varie associazioni per l’organizzazione di cene, feste e quant’altro. I ricavi poi servono a fare beneficenza a persone in difficoltà, oppure per regalare attrezzature scolastiche ecc. E fin qui è tutto lodevole, niente di strano.
Dov’è allora che ci sono delle stranezze? Nelle convenienze che tutti gli attori di questa commedia, ottengono.
Nel nostro Comune i finanziamenti alle associazioni, assommano a centinaia di migliaia di euro. In questo conteggio è esclusa Verdeblu, che è un caso a parte, ma che comunque rientra nel discorso che più avanti precisiamo.
Facciamo l’elenco delle convenienze:
- Il Comune, nella figura dell’Amministrazione in carica, fa la sua bella parte, finanziando operazioni a scopo di beneficenza.
- Le Fondazioni/associazioni, (Onlus escluse) che a loro volta fanno beneficenza, giustificano così la propria esistenza, e danno soddisfazione ai soci e sperano di attirarne altri, poiché più numerosi sono gli iscritti, più diventa importante l’associazione
- Gli stessi soci, possono vantarsi di far parte (sempre Onlus escluse) di associazioni a scopo benefico, e di partecipare agli eventi come volontari, sentendosi così utili.
- Altre associazioni, a scopo culturale, sportivo, di servizi, che curano su mandato, sempre del Comune, altre cose, in questo modo ottengono finanziamenti. Il Comune può così affermare di incoraggiare cultura e quant’altro, ricavandone buona considerazione da parte dei cittadini e altresì distrarre gli stessi da temi molto più importanti.
- Da considerare che anche Verdeblu ottiene dei vantaggi, nel dare l’appoggio logistico gratuitamente alle varie feste, cene, ecc. Fa teoricamente la parte della benefattrice. Infatti la logistica avrebbe costi proibitivi per le Associazioni in genere. Verdeblu è finanziata dal Comune, e quindi questo modus operandi diventa un altro finanziamento, stavolta indiretto, alle associazioni.
Tutta questa trafila, ha il solo scopo di attirare simpatie, preferenze e considerazione per tutti i soggetti in questione, in primis l’Amministrazione, perché? Semplice, i capoccioni delle associazioni si tengono il posto, i soci sono contenti far qualcosa di utile, gli altri che si occupano delle altre cose sopra descritte, tirano avanti con i finanziamenti. Per chi credete voteranno tutti questi soggetti alle elezioni?
Un aspetto da non sottovalutare, è poi il reale uso dei finanziamenti ottenuti, nel senso che ci possono essere i soliti furbacchioni, che possono far figurare spese gonfiate o usano il denaro per altri scopi. Chi garantisce che tutto questo non avvenga? Qual è il reale controllo che l’Amministrazione può fare? Come si può dimostrare che certi scontrini o fatture, siano reali, oppure non siano stati gonfiati? Chi può controllare che alcune merci non siano state acquistate in nero?
Altrettanto, chi può garantire che i ricavi di feste, cene ecc. siano quelli dichiarati e non superiori? Aumentando fittiziamente le spese e tenendo gli incassi bassi, è poi evidente che qualcuno ci possa marciare.
L’Amministrazione sa bene di essere impotente di fronte a tutto questo, eppure continua imperterrita, nell’elargire finanziamenti a pioggia. Stiamo parlando di fondi pubblici, l’attenzione dovrebbe essere la massima.
Sarebbe molto più semplice per l’Amministrazione, eliminando questa trafila, devolvere quel denaro direttamente alle persone in difficoltà, nell’assistenza di anziani ecc. Ne ricaverebbe sicuramente ottimi giudizi. Ma allora perché non lo fa?
La risposta è di una semplicità disarmante: se l’Amministrazione devolvesse direttamente, otterrebbe sì molta approvazione, ma non avrebbe nessun ritorno in termini di voti, non avendo favorito nessuno dei soggetti sopra citati nella trafila, che a questo punto sarebbe inutile, mentre se il gioco continua, può pilotare l’operato delle associazioni, e contare su un bacino di voti costante.
In linea di massima, i soldi che le associazioni, nel loro complesso, devolvono in beneficenza, sono nettamente inferiori a tutti i finanziamenti che l’Amministrazione versa nelle loro casse, sempre escludendo da questo computo, le vere Onlus e Verdeblu.
E tutti sono contenti, un po’ meno le casse del Comune, visto che questo giochino costoso, avviene tutti gli anni. Quando si tratta di denaro pubblico è facile spendere allegramente. Forse un giorno qualcuno vorrà vederci chiaro, e altrettanto forse, si potrà parlare di danno erariale.
Le associazioni dovrebbero, anzi, devono sostenersi da sole, procedendo con i finanziamenti dei soci, e i proventi degli esterni, che possono versare un contributo, aderendo alle iniziative da loro promosse e non solo a quelle gratuite. Altrimenti così sono capaci tutti. E’ questo che distingue l’utilità di un’associazione dal giochino. Un giochino per gli amici e gli amici degli amici.
Facciamo un esempio dell’assurdo nonché ridicolo sistema. Alcuni amici fondano un’associazione per salvare “il pipistrello napoletano” che è in via di estinzione (ridete pure). A questo punto si cercano i finanziamenti, come trovarli? Si indice una cena a scopo di beneficenza, ma servono i soldi per organizzarla: idea! Si chiede un finanziamento al Comune, il quale, dopo aver valutato il proprio tornaconto, lo concede. La cena si fa e con grande successo (il Comune gongola, senza di lui non si sarebbe fatto niente). L’incasso è ottimo, ma non si pensa minimamente a restituire il finanziamento iniziale, anzi, già si prepara un altro evento e si chiederanno altri finanziamenti. L’Amministrazione ha trovato nuovi voti!
Ma cosa c’entra il Comune con “il pipistrello napoletano”? Qual è un valido motivo per finanziare questa cosa?
Da notare che questo avviene in tutta Italia, non solo a Bellaria, e succede tutti gli anni!
Tanto, paga Pantalone….
Nota: dall’insediamento del sistema Ceccarelli, le associazioni si sono moltiplicate, presiedute dai suoi fedelissimi, altre sono state occupate manu militari da altri suoi fedelissimi, mentre quelle che già esistevano, si sono riconvertite, con molti inchini, al sistema ceccarelliano.
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