LETTERA AL DIRETTORE: PICCOLA CITTA’

Egregio Direttore,

da un po’ di tempo mi pongo alcune domande e allo stesso tempo cerco di darmi delle risposte sulla fattibilità delle stesse, e cosa abbia impedito, fino ad oggi, il realizzare certe opere al posto  di cattedrali nel deserto.

Si sa che da noi, chiunque giunga a posare le sue onorevoli chiappe sullo scranno Comunale, poi viene preso dalla voglia sfrenata di lasciare una impronta indelebile del proprio mandato. E così abbiamo visto negli ultimi 30 anni nascere opere del tipo: Isola dei Platani, Nuovo Ponte e per finire in bellezza (tanto poi pagano sempre gli altri), un nuovo ponte e un mercato del pesce .

Possiamo dire che l’Isola dei Platani fu una cosa innovativa, poi copiata in tutta Italia, ma fu, in sé, un opera a metà. A tutt’oggi non si è saputo valorizzarla ed è rimasta vecchia e mal curata .

Ma guardiamo nell’insieme il paese, cosa manca? Quali sono le opere primarie? E perché non vengono attuate? Bisogna dire che il Sindaco Ceccarelli ha saputo stupire gli Igeani rifacendo il lungomare, ma poi? Il parco del Gelso è in abbandono, la zona Colonie e la Cagnona idem, Viale Ovidio lo rappezzano a singhiozzo, la sicurezza e la viabilità sono decisamente lasciate al caso.

Poco tempo fa si discuteva della Colonia Roma, un’opera in abbandono e per di più nel centro del paese. Da qui un pensiero: ma non sarebbe possibile fare una partnership con gli attuali proprietari? C’è chi si chiederà dove si possono trovare i soldi: semplicemente con l’odiata tassa di soggiorno e/o la tassa di scopo. Questo sistema è molto in uso all’Estero, non vedo perché da noi non debba funzionare. Porterebbe lavoro tutto l’anno e la Villa Nadiani potrebbe essere usata come posto di Polizia, mentre lato Via Properzio, la struttura, lato strada, potrebbe essere usata come centro dove collocare tutti i medici di Bellaria Igea Marina, concentrando in un unico posto questo servizio.

Allo stesso tempo potrebbe esserci un presidio estivo con due infermieri e una ambulanza. Mi chiedo quanto siano costate, al Comune e ai cittadini, la serie di diapositive sul nuovo porto. Perché non si è fatto un bando dove si chiedeva ai vari Studi di presentare un progetto? Il migliore sarebbe stato preso in considerazione. Il tutto avrebbe avuto un costo zero per le casse Comunali, cosa che invece pare non sia stata.

Stessa cosa sulla zona Colonie, far fare un progetto. Sono certo che si troverebbero anche gli investitori.

In Montenegro si è fatto ed ora hanno un gioiello e il turismo abbonda. Pare strano che in tutta Europa si facciano cose meravigliose, mentre pare che gli Architetti o gli Ingegneri più scadenti vengano a far passare le proprie opere proprio sul nostro territorio.

Il mercato del pesce ne è un esempio lampante, così come il ponte levatoio, che al momento del collaudo dovettero buttare giù un pezzo di muretto, altrimenti il ponte non si apriva.

Vogliamo parlare dei lavori sul porto? Delle nuove banchine con le grate che saltano o dei micropali? C’è di che sorridere.

Abbiamo un paese vecchio, privo di attrazioni e con molte strutture ricettive vetuste. Sarebbe ora di vedere una Amministrazione meno portata a fare politica (non avendone le capacità), ma più vicina ai cittadini e alle priorità del paese stesso. Una Amministrazione che sia al servizio dei cittadini e non presente solo quando c’è da prendere voti. E per finire, un Sindaco che riceva (invece di starsene rintanato in ufficio e delegare altri) nel miglior modo chi viene in visita nel nostro paese, specie se la persona in visita ricopre alti incarichi Istituzionali.

Sentire un Ministro apostrofare il Sindaco come un maleducato, lascia un certo amaro in bocca. Auguriamoci che alle prossime elezioni ci sia qualcuno veramente intenzionato a cambiare le cose e che la cittadinanza capisca che non basta sposare la figlia di un albergatore per capire di turismo…diversamente mio nonno era un carroarmato .

Massimo Gori (di Igea)


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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