L’OPINIONE DI: GIANPIERO GORI

RIQUALIFICAZIONE DEL PORTO: VENERDI 22/ 7/ 2016 ORE 21
PALAZZO DEI CONGRESSI.

Devo dire che la curiosità mi ha colpito non poco e dando un calcio alla mia pigrizia estiva, quella sera ero presente alla presentazione del progetto. Sala piena per le grandi occasioni, visto l’ argomento da trattare.

Sul palco l’assessore al demanio, un dirigente tecnico, il sindaco, tre elegantissime signore, che poi sono state presentate col titolo di architetto e un signore presentato col titolo di ingegnere.

Introduce il Sindaco ed elogia la volontà della giunta e sua della grande opera che l’Amministrazione intende realizzare per la riqualificazione del porto e della sua centralità nel paese. Continua assicurando a tutti i presenti che sono stati interpellati tutti gli enti di controllo, le forze economiche lavorative del paese e soprattutto chi opera e lavora sul e nel porto. Probabilmente per ricordare la cattiva esperienza fatta per il lavoro del Polo Est.

Passa la parola all’ingegnere dirigente del Comune, che illustra la zona dove verrà realizzata l’opera che si inizierà sulla sponda destra, Igea Marina, della viabilità, della sopraelevazione delle banchine del porto per proteggersi dalle esondazioni sempre più frequenti e tutto ciò in attesa della piena bisecolare, che dovrà allagare il nostro paese. Mi sono ed ho sempre chiesto, da che anno avremmo dovuto contare gli anni che mancano per contare i duecento anni: nessuno ha saputo rispondermi, Intanto di esondazioni, da quando sono nato, ce ne sono state almeno una ventina, a mia memoria.

Siamo tutti in attesa di ascoltare la presentazione del progetto che arriva dopo un secondo intervento breve del Sindaco. Infine il microfono passa alla portavoce delle tre architetto che illustra il progetto con un filmato rendering in tutta la sua lunghezza, dal ponte cima Coppi, all’ex ristorante Chiar di Luna. Non è mia intenzione fare critiche e me guarderei bene dal farlo, anzi trovo il lavoro molto fantasioso e spettacolare, ma ritengo che il luogo non sia quello adatto, dal momento che il porto è movimentato per 12 mesi all’anno per la pesca e quelli sono lavori che possono andare bene solo per la stagione estiva.

Gazebo, Chiringuito, ristorazione, luci d’effetto, fontane illuminate, ma rimane la viabilità e il parcheggio auto d’inverno. E allora mi chiedo: se la pescheria produttori lato Bellaria non era igienicamente in regola per la vendita del pesce, come fanno ad essere in regola i chiringuito, gazebo per la ristorazione in mezzo alla strada? Con le macchine che passano… Infine l’ingegnere ci illustra il lavoro per l’ innalzamento della banchina portuale, per evitare le esondazioni durante le mareggiate, trenta centimetri di innalzamento in tutto.

Mi chiedo: ma i tecnici, sanno da che parte arriva l’acqua che travalica le banchine? Molto probabilmente no e se il consenso a questi lavori vengono dai marinai e diportisti. Ricordo un vecchio detto marinaro sempre attuale: IL MARE PRENDE TUTTI, MA RESTITUISCE SOLO CHI LO CONOSCE.

Alla fine mi rendo conto che è stato fatto tanto chiasso per niente, tutto rimane come prima, specialmente lato Bellaria: il bar, il ristorante, il circolo nautico, le officine, il distributore di gasolio, il passaggio dei pullman, a Igea gli eventi, il divertimento, la vacanza.

Altroché rinnovamento, progresso. Il Bronx resterà sempre il Bronx, andremo a passeggiare al di là del fiume nel nuovo arredo, perché solo di arredo si tratta. La darsena finiremo di sognarcela, ma forse non la vuole veramente nessuno. Il nostro fiume continuerà ad inquinare: con tramontana la zona Sud, con Scirocco quella Nord.
Conclusione: la Balena ha partorito un topolino che ci costa tre milioni di euro. Avanti così, col vento in poppa.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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