LA PILLOLA DEI 5 GIORNI SENZA RICETTA

“Rendete a Cesare ciò che è di Cesare ed a Dio ciò che è di Dio” cosi disse Gesù ai farisei che cercavano di metterlo in castagna sul tema delle tasse da pagare all’impero romano.

Questa frase è stata nel tempo e nella storia interpretata come l’indicazione per eccellenza della laicità dello Stato. Il popolo italiano, nonostante l’attivismo continuo dei gruppi organizzati di cattolici, si è espresso ripetutamente su questi temi in referendum tipo il divorzio e l’aborto e altri ce ne potrebbero e dovrebbero essere sui temi etici che coinvolgano la responsabilità dello stato e dei cittadini. Purtroppo l’ingerenza di questi gruppi organizzati di cattolici che hanno occupato i posti più importanti della politica e della società, attivissimi in particolare nella sanità, non permette allo stato italiano di esercitare i propri doveri verso la collettività, ovvero promulgare leggi che vadano a regolamentare temi che spesso sono drammatici tipo, per fare un esempio, l’eutanasia.

L’ultimo esempio è quella della pillola dei 5 giorni. L’Agenzia del farmaco europea (EMA) si è pronunciata sulla non necessità di ricetta per l’acquisto della pillola dei 5 giorni. Di seguito l’Unione Europea ha confermato questo pronunciamento con un provvedimento legislativo. L’AIFA, l’agenzia del farmaco italiano presieduta da un cattolico, ha manifestato l’intenzione di far fare obiezione di coscienza. Io che conosco questa categoria come profondamente laica, credo che le intenzioni di questo presidente non verranno seguite. A meno che prevalgano ragioni commerciali ovvero perda appetibilità la pillola del giorno dopo. Ma il concetto di eticità che deriva dai credo religiosi, credo sia spesso inquinato da chi questi concetti interpreta. Ovviamente questi “obiettori” si sono dichiarati per il passaggio di questa decisione della Comunità Europea, che va applicata, alla solita commissione tecnica formata in gran parte dai soliti insabbiatori cattolici, di cui l’attuale Ministro della Salute è degno rappresentante. Per fortuna in tema di fecondazione, le Regioni l’hanno mandata a quel paese. A quando un bel rimpasto Presidente del Consiglio?

Purtroppo nel nostro paese c’è sempre stata un’ingerenza cattolica che ha cercato di soffocare le libertà nate dall’illuminismo. Noi per fortuna l’illuminismo l’abbiamo avuto (si festeggiano quest’anno i 150 anni di Gioacchino Murat passato anche per la nostra Bellaria Igea Marina) e vediamo cosa avviene nel mondo dove l’oscurantismo non ha permesso di nutrirsi di sani principi di libertà, uguaglianza e fratellanza.

E’ una mia idea ma io penso che nei concorsi pubblici i medici obiettori (che danno dei macellai ai loro colleghi che rispettano le leggi e praticano aborti) andrebbero penalizzati. Purtroppo gli equilibri che in questo nostro sventurato paese si devono rispettare fra laici e cattolici, individualisti per natura i primi e organizzati e motivati gli altri, conducono a compromessi al ribasso che rendono la nostra società tra le meno civili della comunità europea. Poi ovviamente come sempre succede ognuno ha il suo concetto di civiltà.

Gli stessi credenti sbandierano il fatto che il loro Dio ha lasciato all’uomo il “libero arbitrio”, bene lo lascino anche loro e non cerchino di sostituirsi a lui, che se c’è non ne ha certo bisogno. Questo continuo cercare di imporre ancora un regime teocratico (la peggiore e più violenta forma di governo che possa esistere), deve cessare, in ogni luogo, troppi danni ha fatto.


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